Translate

venerdì 8 gennaio 2016

Cris Goes Abroad

Ciao ragazzi! Che strano trovarmi a scrivere in italiano, di nuovo. Sono ancora qui, eh sì. Purtroppo come ben sapete non sono più in America da ormai sei mesi, ma ho comunque aperto un altro blog perchè il mio desiderio di viaggiare con il ritorno in Italia non si è placato.

Ho visto che ancora qualcuno passa di qua per dare qualche sbirciata, così ho deciso di scrivere questo post e di indirizzarvi su http://crisgoesabroad.blogspot.com ovvero il mio nuovo sito. Ho deciso di scriverlo in inglese perchè potrebbe esser utile a tutti coloro che un giorno saranno exchange students o che lo sono attualmente. Spero di poter andare all'estero per l'università, e se sarà così, quello è il sito dove scriverò riguardo la mia college life.

Spero che il rientro per tutti gli exchange dell'anno scorso non sia stato troppo traumatico, in ogni caso in bocca al lupo a tutti coloro che come me hanno la maturità fra poco più di cinque mesi e a tutti coloro che invece stanno aspettando con ansia un contatto dalla host family. Credetemi ragazzi, godetevi anche l'attesa, per quanto snervante essa sia, perchè una volta che arrivate all'estero il tempo vola e vi ritrovate sul volo di ritorno in un battito di ciglia.

Se dovessero venirvi in mente domande da rivolgermi o dubbi da chiedermi, potrete farlo mandandomi un dm su twitter o instagram, per esempio.

- Cris

venerdì 11 settembre 2015

In Italia...

Sono passati ormai quasi due mesi da quando sono tornato in Italia e le cose non sono state proprio facili. Sono arrivato e sono stato accolto benissimo, ho passato due giorni fantastici ma poi pian piano il mio umore è cambiato. Sono arrivato al punto che un minuto posso essere la persona più allegra e il minuto dopo la persona più triste. Può partire quella canzone alla radio che mi fa ricordare momenti passati, o quella parola insensata pronunciata a caso da qualcuno ma che per me invece un senso lo ha. Insomma, tante cose possono farmi cambiare di umore in men che non si dica. Il fatto è che le persone non lo sanno e non lo possono sapere, ma tante volte non capiscono o non vogliono capire, neanche se provi a spiegare. Un paio di volte mi sono limitato a dire che stavo bene, perché qualsiasi cosa avessero detto o fatto non mi avrebbe fatto passare il cattivo umore, l'unica cosa di cui ho bisogno è tempo. Ma al contrario non hanno fatto altro che starmi addosso e questo è stato abbastanza soffocante considerando il fatto che ho passato un anno "da solo". Mi sono mancati tutti ma ho già messo in chiaro con i miei cari che il mio desiderio è quello di viaggiare. Ma per viaggiare non si intende la vacanzina, anche se pur quella non è male.
Per me non è stata una vacanza quest'allontanamento dalla mia terra natale, bensì un motivo di crescita, un processo di adattamento e apprendimento di lingue e culture.
In futuro, vorrei avere un mio piccolo appartamento all'interno del quale posso fare l'Italiano e all'esterno del quale invece posso scoprire cose nuove, che sia un locale, una via, un'attrazione, una persona ecc. La monotonia non è fatta per me e tornare nella mia città dove tutto è lo stesso non mi ha aiutato a riprendere in mano la mia vecchia vita.

Ringrazio tutti coloro che hanno seguito il mio blog per tutto questo tempo. E' una sensazione stranissima trovarmi qui adesso a scrivere il post di chiusura quando sembra ieri che ho scritto il primo, due anni fa. Ragazzi, voi che vi siete iscritti adesso o che siete appena partiti: godetevela al meglio, sennò poi ve ne pentirete!

Un grande grazie a
- Rotary Scambio Giovani
- La mia famiglia
- I miei amici
- La mia famiglia americana
- Exchange Students

- Cris

mercoledì 2 settembre 2015

Ultimi istanti in Colorado e sbarco in Italia

Il volo Honolulu-Denver è passato in fretta, ho guardato un paio di film, cercato di dormire ed ho ascoltato un po' di musica. Sono atterrato prestissimo tanto che verso le otto e mezza, massimo nove di mattina ero a casa. Ho cercato di riposarmi un po' e poi visto che i miei amici non sarebbero più potuti venire a salutarmi, me la sono presa con calma. Il mio American brother all'ora di pranzo è andato al camp musicale e quindi poi non l'ho visto fino a quando mi hanno portato in aeroporto due giorni dopo. Ho passato due giorni a casa da solo, a farmi le valige e a passarmi il tempo, che a momenti sembrava passare velocissimo e allo stesso tempo lentissimo. Non sapevo come sentirmi, se pensavo indietro mi veniva il magone, se pensavo alla mia famiglia che mi aspettava mi rallegravo, insomma un casino. E' inspiegabile ciò che si prova. Tutti si limitano al fatto che tu sei partito per un anno, hai studiato e sei pronto a tornare a casa e a riprendere la tua vita non appena esci dal gate, ma purtroppo non funziona così..

I minuti prima di uscire di casa quel mercoledì pomeriggio li ho passati sdraiato sul letto a guardare le valige pronte per essere caricate in auto, aspettavano soltanto la mia famiglia che tornava da lavoro. Arrivati loro e caricato il tutto siamo saliti in macchina e ho cominciato a fissare casa, a guardarmi intorno per l'ultima volta. Eravamo partiti. Abbiamo preso l'ultimo caffè da Human Bean e poi siamo andati a prendere mio fratello. In auto non parlavo, guardavo fuori dal finestrino e facevo di tutto per non commuovermi. Arrivato all'aeroporto la mia American mom che è rimasta alla macchina mi ha abbracciato e si è commossa. Da li ho fatto il checkin con mio papà e mio fratello americani. A quel punto ho dovuto dire Goodbye anche a loro. Non è descrivibile tutto ciò che ho provato in quel momento, il voltarsi delle loro spalle e il loro allontanarsi mi hanno fatto realizzare che il tutto era vero, la mia esperienza da exchange student si era conclusa. Un flashback mi ha riportato indietro a ben 11 mesi prima quando quello a voltare le spalle ero io ai miei genitori. Sembrava fosse passato un giorno e invece no, ne erano passati 333 (ammazza che freak che sono). 

Il decollo è stato bruttissimo. L'aereo ha traballato per qualcosa come un'ora, alcune signore urlavano dalla paura e fuori non si vedeva niente poiché erano le 9 di sera. Non vedevo l'ora di scendere, però avevo materiale per tenermi impegnato, come films e musica. Arrivato a Londra ho preso l'ultimo Starbucks, lo stesso in cui presi il mio primissimo. Il gate è stato comunicato pochissimi minuti prima che il mio aereo per Milano partisse, così alla svelta sono arrivato e mi sono imbarcato. Ero stanchissimo ma non riuscivo a chiudere occhio, non vedevo l'ora di arrivare. Mio padre e mio fratello sarebbero stati li. Mi chiedevo come mi avrebbero accolto. Arrivato me la sono cavata, nel senso che in mezz'ora dall'atterraggio avevo superato la sicurezza e avevo già ritirato i miei bagagli. Al di fuori della porta posta davanti a me c'erano i miei parenti. Non ci potevo credere. Esco e come primissima cosa inizio a guardare da sinistra verso destra per individuare mio padre visto che la folla era enorme. L'ho visto subito attaccato al muro e nonostante mi avesse visto non si schiodava da li, rideva. Pensavo mi prendesse in giro perché ero in difficoltà con le mie tre valige ma invece c'era qualcun'altro ad aspettarmi proprio li accanto, con un poster gigantesco: la mia migliore amica. E' stata una sorpresa bellissima, poi è spuntata mia madre e infine alla macchina, fuori dalla quale era anche presente un tappeto rosso, è spuntata mia sorella. Insomma, un bellissimo rientro! In auto non finivo più di parlare, arrivato a casa mi sono mangiato tutto quello che hanno messo sul tavolo e la notte l'ho passata a disfare le valige poiché ancora pieno di adrenalina.

Landing in Milan Linate.

- Cris

giovedì 27 agosto 2015

Hawaii, or paradise on earth.

Atterrati ad Honolulu beh, che dire, ero esaltatissimo! Il primo impatto è stato strano, era stra umido, un po' come quando siamo atterrati in messico circa quattro mesi prima. Ci dirigiamo fuori dall'aeroporto per scoprire che la prenotazione della nostra auto era inesistente, così abbiamo preso un taxi. Penso che il tassista fosse privo di lingua, non parlava proprio nonostante il mio American dad cercasse di far conversazione. Arrivati al Royal Hawaiian Hotel ed aver scaricato le valigie da quella macchinina di taxi beh.. come si dice in America: Holy shit. Si tratta di un bellissimo hotel, il primo ad Honolulu, famoso per il suo colore rosa, proprio sulla spiaggia di Waikiki, dove quel pomeriggio ho preso lezione di surf. E' stato difficile, ma alla fine sono riuscito ad alzarmi in piedi (e non sto dicendo bugie, video e foto lo testimoniano ahaha). La sera siamo andati a mangiare sul Top di Waikiki. Il ristorante è famoso perché gira a 360 gradi, così che tu mentre mangi vedi tutto lo Skyline della città.


Il giorno dopo siamo andati al memoriale della seconda guerra mondiale dove abbiamo incontrato un survivor di Pearl Harbor. Ci mettiamo a fare una foto e nel chiacchierare ci chiede di dove siamo, rispondiamo Colorado. Ci chiede dove di preciso e rispondiamo Greeley. Lui si gira e dice con stupore "Mio figlio vive a Greeley". Alla fine si trattava del padre di un amico della mia American mom, un signore del mio rotary club ospitante tra le altre cose.


Poi abbiamo preso l'aereo per Kauai. Il volo è durato esattamente venti minuti. Una volta arrivati c'è stato un po' di trambusto con la mia camera. Il mio host brother voleva una camera che non comunicasse con quella dei genitori, quindi abbiamo richiesto il cambio alla reception. Solo dopo aver effettuato il cambio lui si accorge che la vista dal balcone della camera era un po' orribile (dava sul parcheggio anziché sull'oceano) e quindi ecco che ci facciamo un'altra passeggiata alla reception (con la mia host mom leggermente arrabbiata) per cambiare una seconda volta. Ottenuta finalmente una camera comunicante con i genitori (e per di più con una vista bellissima), siamo andati a cena. I primi due giorni siamo praticamente stati in piscina e ci siamo goduti un po' il resort, mentre giovedì 9 luglio c'è stata la mini crociera serale, ed è stato fighissimo! Abbiamo visto tutta la costa, un sacco di cascate, arcobaleni e poi anche il tramonto! In Kauai hanno girato un sacco di film come Indiana Jones e Jurassic Park.


Il giorno dopo siamo andati in un Ranch, dove abbiamo preso un ATV e cominciato il tour. Il tempo non era dei migliori, ha cominciato a piovere e tutto è diventato fangoso, così mi sono sporcato un sacco ma è stato divertentissimo! Pomeriggio siamo tornati in piscina dove abbiamo incontrato un ragazzo di San Francisco.


Il sabato è stato l'ultimo giorno in Kauai. La sera a cena abbiamo parlato con dei ragazzi che avevamo visto durante la crociera, un ragazzo e due ragazze con cui siamo andati in piscina anche dopo aver mangiato.

Domenica siamo andati a mangiare il pranzo, ho mangiato del pesce con delle patate buonissime e poi siamo andati a comprare delle camicie hawaiiane. Poi siamo tornati ad Honolulu e da li abbiamo perso l'aereo per Denver dove ci siamo arrivati soltanto alle sei di mattina del lunedì. Arrivati a casa il mio hbrother è andato al campus musicale e io mi sono preparato le valige per l'Italia...


- Cris

lunedì 24 agosto 2015

Goodbye parties

Martedì 30 giugno sono andato a mangiare da Pizza Hut con due amici, per incontrare una nostra amica che lavorava li. Abbiamo chiacchierato e dopo aver finito la pizza siamo andati a giocare a "chinese firedrill". In sostanza dovevamo cambiarci di posto in automobile ad ogni stop o semaforo rosso.. insomma, è stato divertente. Il primo di luglio siamo tornati alla stampede ma sta volta per il rodeo.

Giovedì sarebbero dovuti venire Enzo e Anita a casa mia, ma per mancanza di passaggio non sono venuti. Venerdì sono andato allo zoo di Denver con Irem dove abbiamo visto animali quali aquile, elefanti, giraffe e foche. La sera siamo tornati a casa mia per il mio Goodbye party. E questo è stato uno dei momenti più tristi dell'anno. Ho dovuto dire "arrivederci" a molte persone, le quali hanno firmato la cornice di una foto che mi sono portato a casa. Mi sono arrivate tante lettere ma quella che mi ha fatto commuovere è stata quella della mia famiglia americana. Il giorno dopo mi sono sentito strano e la tristezza si è fatta viva di nuovo, quando sono stato da Irem per il suo Goodbye party. Abbiamo mangiato e, dopo che abbiamo aiutato la festeggiata a scegliere le valige da portarsi a casa, siamo tornati a Greeley per i fuochi della festa dell'indipendenza, sparati dal Country club. Mentre stavamo tornando a casa ho fatto la foto con la scritta che ti da il benvenuto a Greeley.

"Where we love is home - 
home that our feet may leave, but not our hearts."

La domenica mattina, il 5 di luglio, siamo partiti per le Hawaii! Abbiamo avuto una buonissima colazione in aeroporto e poi abbiamo viaggiato per sette ore di filata. Denver > Honolulu!



- Cris

venerdì 7 agosto 2015

Ultimi momenti di Giugno..

Tornato a casa dopo la conferenza distrettuale del Rotary, mi sono messo a disfare le valigie, tristissimo. Non facevo altro che stare sdraiato a letto ad ascoltare canzoni che mi facevano ricordare i miei amici. Il giorno dopo, lunedì 22 giugno, è stato il compleanno di mio fratello americano così siamo andati a mangiare da Red Lobster, locale scelto da lui. Per qualche ragione non ricordo più cosa ho fatto quella settimana, l'avrò passata a casa con la depressione post viaggio.

I miei genitori americani mi hanno chiesto che cosa avrei voluto fare prima che partissi, così dissi loro che sarei voluto andare a Boulder, piccola località universitaria, perchè tutti me ne avevano parlato bene. Così sabato 27 giugno sono andato lì, alla fine si trattava soltanto di una piccola cittadina caratteristica del Colorado. La sera sono tornato a Denver ma soltanto per uno show, Wicked. Mi è piaciuto un sacco, è stato molto divertente. All'inizio mi sono spaventato all'idea di sapere che sarebbe durato tre ore, ma invece gli attori erano bravissimi e la durata non l'ho sentita proprio. In quei giorni guidava sempre il mio fratello americano perchè aveva ricevuto il suo foglio rosa, peccato che ogni tanto un infarto me lo faceva venire perchè non era attento mentre era alla guida.

Boulder, CO

Domenica a pranzo sono andato al Texas Roadhouse, il posto dove ho avuto la mia primissima cena negli Stati Uniti... è strano esserci tornato per la seconda volta soltanto qualche giorno prima di tornare in Italia, tra l'altro davo proprio le spalle al tavolo dove mi ero seduto la prima volta. La sera siamo andati alla Stampede, un carnevale famoso in Greeley. Abbiamo cenato lì, io ho preso un hot dog con patatine. Madi, la mia amica, è venuta con noi e poi siamo andati al concerto di nonmiricordochi. E' stato divertente perchè ho passato tutto il tempo a parlare con lei e a giudicare il tipo che cantava.

Madi and I.

Il lunedì, sempre Madi, mi ha portato in un posto chiamato Build a Bear, mi ha fatto scegliere il pupazzo che volevo, come volevo vestirlo e tutto. Poi praticamente me lo ha regalato. Ho scelto un bulldog, la mascotte della scuola. Quindi adesso ce l'ho sempre qui con me. La sera Madi è tornata a casa mia ed è venuta a cenare dalla nostra vicina, che mi ha preparato le stesse cose che mi preparò al Welcome Party 10 mesi prima. Lei mi aveva detto che mi avrebbe invitato a cena e mi aveva chiesto che cosa mi sarebbe andato di mangiare, mi avrebbe preparato di tutto, bastava solo che glielo dicessi. Così abbiamo avuto cajun boiled shrimp, era tutto squisito.


- Cris

martedì 21 luglio 2015

West Coast 2/2 and District Conference

DAY 13

We had to get up really early because we went to Alcatraz! When we were in line to get into the boat we met another rotary exchange students group, which was awesome. Being in the boat was really cool because of the view we had. Reached the island we received headphones, we didn't have a guide so we had to listen. It was really intresting and kind of weird to see all the cells and room there. At the end of the tour there was also a prisoner who was signing books. We took the boat back at 11:25 AM. Then we had free time for most of the afternoon at Pier 39. We had bread bowls for lunch and then we bought some souvenirs. To conclude our staying in San Francisco we crossed the Golden Gate, it was fantastic! We went back to the hotel early so we could have last times together, exchange pins and stuff like that. We had dinner and then afterwords we had the "Belo USA Oscar Awards". Then we had time for partying, dancing and signing flags until midnight.


DAY 14:

The worst day of the trip, obviously. The boys arrived at the airport around 8:30 AM and the girls were already there. We went thru security and then we waited at the gate a couple of hours before departure. We flew with Southwest and we were group C for boarding so we didn't get very good seats. A lot of us had to sit alone in the middle seat, but I got to seat in the very last spots with Giulia and Enzo. By the time we landed we expected to leave right away with the bus but it wasn't here. It arrived at 3:30ish and eventually it also broke down. We arrived in Fort Collins just at 7 PM, I didn't even eat dinner 'cause I wasn't hungry. We had to leave the dorms for joining an ice cream social thing at the Marriott full of Rotarians. We practised the flag cerimony until 10 PM and then we finally got back to the dorms, with assigned rooms.. obviously.


DISTRICT CONFERENCE 5440

Friday we had to be that the Marriott at 8 AM for the flag ceremony, that was over just about 8.20. We had to be there until lunch for listening to some rotarians talking. Then they brought us to the gardens to help with pots until 4 PM. Saturday, after attending other meetings we went bowling and that's the last fun thing we had the chance to do together. We had to be back at the Marriott by 5 PM and at 9ish after dinner we sang Love In Any Language. Pointless to say that almost everyone cried once we left the room.. It has been hard but it was even harder in the morning when I had to say goodbye and walk away from the group. I wish I could hug them again just right now because everything felt so right when I was with them. I got really close also with Luci, my table mate for lunch and dinner!

- Cris